martedì 8 novembre 2011

...il salone della moto...e il mio papà

..ci siamo, anche quest'anno è arrivato!! Passano gli anni e mi ritrovo sempre a fare il conto alla rovescia per il giorno in cui posso varcare l'ingresso dell'EICMA. Che bello. Forse, per certe cose, non cresco: come tutti gli anni oggi - il giorno prima di andare a Milano - mi ritrovo a pensare bene come vestirmi....per non schiattare dal caldo dentro e aver fresco fuori...senza dover avere troppe cose in mano. Porto lo zainetto o una tracolla? Si, perchè magari nella tracolla poi tutto quello che vorrei prendere dagli stand non ci sta.... Allora il monospalla.... ma poi magari mi da fastidio ....  :-) ...mah... che dubbi fotonici!!!
Eppure il concentrato di tecnica e di bellezza che vedrò la dentro mi rende così "agitato" che vorrei essere il più comodo possibile per muovermi, scattare foto, provare a sedermi sulle moto, girovagare in lungo e in largo! ... tanto poi lo so come va a finire: entro nel primo padiglione con il preciso intento di seguire una geometria che abbia una logica, per non perdere nulla, e poi dopo 10 minuti mi accorgo che - come al solito - faccio dei giri sensa senso o quasi :-)
E mi ricordo quando "obbligavo" mio papà a portarmi al "Salone delle moto a Milano": penso che alla fine molte volte lo abbia fatto per sfinimento.... non era molto amante delle moto. Mi ricordo una volta: avevo appena comprato un paio di stivali nuovi (di quelli che andavano quando ero piccolino!!) e non seppi resistere alla voglia di calzarli. Dopo tre ore di vagabondaggio tra gli stand avevo i piedi cottissimi...e quando chiesi a mio padre (che odiava quegli stivali, troppo moderni per lui, e che mi aveva forse anche detto di mettere le scarpe da ginnastica) di fermarci perchè avevo male ai piedi, mi guardò malissimo e mi "intimò" di continuare a camminare!!!! Me lo ricordo ancora adesso :-)
Lui probabilmente avrebbe preferito essere con me a pescare da qualche parte, magari in Val Vigezzo, sulla Soana....altro che a Milano a vedere le moto. La sua vera passione era  la pesca, quella vera, sul torrente... e aveva anche provato a trasmettermela! Ma poi non riuscivo proprio a star li ed aspettare che la trota abboccasse. La cosa più bella era, eventulamente, saltare da un sasso all'altro sulla riva o in mezzo all'acqua!! :-)
... e anche domani, lo so, cercherò di "saltare" da una moto all'altra. Provando a capire quale veramente vorrei portarmi a casa. Subito. Per guidarla e magari andare in montagna, in riva ad un torrente e ripensare a mio padre.
:-)

sabato 27 agosto 2011

.. ed ecco le foto finali ..

Dimemticavo: S. Francisco è una città veramente varia. Trovi di tutto  in giro per la strada. Ci sono tantissimi homeless (quelli col carrello della spesa pieno di tutte le loro cose!), tanti artisti di strada (puoi ascolare musica o veder ballare il tip tap in molti posti), c'è la baia (bellissima), le strade tutte in saliscendi (la Lombard Street è super), il "trenino" che ti porta su e giù per la città. a proposito: sapete che questo trenino è tirato da un cavo che scorre sotto i binari. Quando arriva al capolinea c'è una piattaforma rotativa e viene girato a mano!!


















La cosa più simpatica che abbiamo visto? Un uomo di colore che, nascosto dietro due frasche di qualche pianta locale che teneva in mano, spaventava la gente sul marciapiede...tipo candid camera: veramente da ridere. E lui sbarcava il lunario così !
E poi sapete dove sono finiti un bel pò di vecchi tram di Milano? Scorrazzano per S. Francisco!!

 E adesso vi saluto con un bel tramonto, visto dall'aereo che ci ha riportato in Italia :-)
Spero di non aver annoiato chi ha avuto voglia e curiosità di seguirci ... alla prossima.

venerdì 26 agosto 2011

un giorno a S. Francisco :-)

E così, come dei perfetti fuorilegge, ci siamo ritrovati su un traghetto per Alcatraz!! Solo il nome è inquietante... e fa subito tornare in mente il famoso film dove si parla dell'unica fuga riuscita!
L'interno è veramente significativo e lascia ben capire come potessero vivere i carcerati che erano finiti tra quelle mura, anche se la prigione è, ormai dagli anni '60, solo un'attrattiva turistica.
Se si potesse dare un consiglio all'Amministratzione di S. Francisco però, tutti saremmo stati concordi nel sollecitare un pò di lavori di manutenzione, sia all'interno che all'esterno!
Se quando si è dentro l'atmosfera è "imprigionante", all'esterno si può godere di un paesaggio veramente super: i ponti e la città, con i suoi saliscendi, si vedono benissimo!
L'acqua è ad una temperatura mediamente di pochi gradi sopra allo zero e così si capisce come l'evasione fosse proprio difficile: mi auguro che quegli unici che sono riusciti, siano a spassarsela in qualche isola calda...solo per il coraggio che hanno avuto a compiere la fuga :-)
Completato il giro in prigione, siamo tornati a goderci la città in piena libertà. Anche in questa occasione ci siamo divisi e tutti hanno visto quello che preferivano. Il colmo è che, senza sapere dove fossimo, siamo anche riusciti a incontrarci in giro... a S. Francisco!!
Io, assieme ad altri del gruppo, sono andato sul Golden Gate, in mezzo alla nebbia che sempre lo attanaglia, anche se tutto intorno c'è il sole. E' incredibile: sei li con la t-shirt, fai un km di strada e cambia la temperatura, c'è nebbia e aria fredda...poi in mezzo al ponte di nuovo il sole...poi, man mano che ti avvicini all'altra sponda di nuovo nebbia e freddino. Però è veramente unico. Oltrepassato il ponte si va direttamente a Sausalito: bellissima località in mezzo alla baia, un posto con case e colori veramente magici.
Serata all'insegna di una mangiata di pesce e poi, anche un pò stanchi, in albergo.... per fare il check in on line.... sigh !!

La mattina successiva tutti impegnati a far rientrare le cose nelle borse da moto che avevamo e che - già all'andata a malapena - eravamo riusciti a portare come bagaglio a mano. Operazione che non a tutti è riuscita di nuovo: vuoi perchè (ed è inspiegabile!!) le stesse cose aumentano di volume a fine vacanza, vuoi perchè qualcosa si compra sempre :-)
E così alcuni di noi hanno ripiegato addirittura sull'acquisto di una borsa nuova da poter imbarcare in aereo ed altri hanno comunque dovuto rinunciare ad avere solo bagaglio a mano...
Qualche altro ultimo giroingiro per la city ... e poi è veramente arrivata l'ora del trasferimento in aeroporto...la vacanza è proprio finita.

Ma, dopo tre settimane e tante miglia percorse in moto, 10 Stati attraversati, cambi di letto quasi ogni giorno, in tutti c'è - magari un pò nascosta -  la voglia comunque di ritornare a casa. Sicuramente tra qualche giorno, inghiottiti dal lavoro e da tutti i "casini" della vita normale, baratteremmo parecchie cose per poter ancora avere a che fare con i 400 kg della HD da spostare per fare manovra e posteggiare bene, sotto il sole del deserto e con le marmitte che ti ustionano il polpaccio :-) :-) :-)

In breve:
- che luogo ho preferito ? 1° Monument Valley, 2° San Francisco;
- cosa mi resterà più in mente ? le chiacchiere fatte con la gente incontrata per strada, casualmente viaggiando: tutti disponibili e con qualcosa di interessante da raccontare;
- col senno di poi, lo rifarei? di brutto!! magari aggiustando il tiro su alcune tappe che potevano essere meglio sfruttate
- come è andata con il gruppo? alla fine, considerando che eravamo 10 persone, mogli/mariti ed amici, è andato tutto benone: a mio parere non è proprio da tutti trascorrere sempre assieme, con un gruppo così articolato, senza un vero "capo" (o un tour leader) che abbia, e quindi indichi a tutti, un programma ben preciso, 3 settimane di vacanza!
E approfitto di queste ultime righe del mio (ma più che mio, direi nostro) blog, proprio per ringraziare e salutare tutti gli amici con cui ho condiviso l'avventura: a cominciare da Fabio che era con me in moto (e che non ha mai protestato per la mia guida!!), per continuare con Antonello e Antonella di Milano, Antonello e Roberta di Mortara, Christian e Oscar di Torino, Alberto e Paola di Noceto, ridente paesino vicino a Parma :-)

Purtroppo non siamo riusciti a fare una foto tutti assieme allo sbarco in Italia...a qualcuno infatti (e in mezzo ci sono anch'io...) il bagaglio non è arrivato. E così coda all'ufficio reclami ecc. ecc.
Direi l'unica cosa veramente stonata di tutta la vacanza.
Speriamo di riavere le nostre valige in frettaaaaaaaaaaa !!!!!!

E' STATA PROPRIO UNA BELLA AVVENTURA...ORA DOBBIAMO SOLO PREPARARNE UN'ALTRA

...e intanto qualcuno vociferava già di un Elefanten Treffen il prossimo inverno :-) :-) :-)

martedì 23 agosto 2011

Laguna Seca e San Francisco

E così, senza averlo programmato prima, abbiamo puntato il tom tom su Paddoc blv di Monterey .... e ci siamo trovati a Laguna Seca :-)
Stupisce sempre la cortesia e l'ospitalità, nei riguardi dei biker, anche nei luoghi di maggior interesse: è stata una costante di tutto il nostro viaggio. Chiunque ti saluta, ti fa passare agli incroci, ti cede il posto nella fila, ti chiede se hai bisogno, nei posteggi non ti fa pagare (questo non proprio tutte le volte).
E infatti, all'ingresso della pista, la ragazza al botteghino ci ha detto : no money, let's go and have fun!!

La pista è super bellissima ed è stato emozionante vedere dal vivo il famoso cavatappi! E' incredibile il dislivello che c'è tra quelle due curve, con un netto cambio di pendenza proprio nel mezzo... ed è incredibile pensare come, quando passano da li "quelli" della motoGP, la ruota davanti resti a terra nel cambio di direzione!! Miracoli degli assetti e della meccanica di quei missili :-)
Vedere poi dal vero il punto esatto dove Valenitno aveva sorpassato Stoner passando fuori dalla pista.... oltre alla terra c'è anche un tombino!!! Posso confermare, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, che ha fatto proprio un numero da paura!!!
Oggi in pista giravano le auto: qualche bel mezzo c'era e qualcuno, volendo forse fare un pò troppo lo splendido, si è esibito anche in qualche bel "fuori programma".
Foto e patch di rito e poi via, verso S. Francisco.

E' la meta finale dl nostro lungo viaggio e dobbiamo subito andare a riconsegnare le moto. Già... da domani non saremo più seduti su una Harley Davidson: qualcuno di noi è felice, perchè non ne poteva quasi più. In effetti in un paio dei nostri ferri hanno avuto alcuni problemi: circuito del freno posteriore che perdeva copiosamente, leva del cambio che si è sfilata dal suo innesto nel bel mezzo di un trasferimento con conseguente blocco del cambio in quinta (!) marcia, frizione che ha quasi smesso di funzionare come si deve, qualche fusibile bruciato... Se vi capita di affittare moto, sapppiate che il comparto attrezzatura, nonostante sui depliand sia garantito, è praticamente insesitente! Quindi l'arte del "fai da te" e "chiedi aiuto" è stata assai utilizzata. Se dovesse servire, andate dai gommisti: con noi sono stati super gentili, mettendo a disposizione attrezzi che certe volte a fatica (non sapendo sempre il termine esatto in inglese) abbiamo chiesto in prestito. Lasciate pure perdere i benzinai: il più delle volte (a meno che non ci sia unita anche un'officina) non sanno nemmeno cosa siano le chiavi a brugola... :-)
Concludo con un saluto alla Electra Glide: non sarà mai la mia moto, ma a modo suo mi ha tenuto compagnia e mi ha fatto gustare questo viaggio. Come avevo già scritto, i nei maggiori sono il peso, specie quando si viaggia in due a pieno carico, e il calore sprigionato dal motore. Però viaggiare in Harley in America è una cosa particolare: diventi parte del paesaggio e per la gente sei un pò speciale. Lo capisci anche solo da come ti guardano o salutano. Tutti quanti.
Quindi, quando farete un viaggio in America, anche se non siete harleysti, considerate seriamente di utilizzarne una. Almeno, questa è una dritta che mi sento di darvi :-)








Domani gita ad Alcatraz e poi ci trastulleremo in giro per la città. Ma questo lo racconterò al prossimo giro.

 

lunedì 22 agosto 2011

da LA a Monterey :-)

...quntne cose in questi due giorni !! Siamo quasi alla fine della vacanza (purtroppo) ma l'intensità è alle stelle!!
Innanzitutto la serata ad LA: ci siamo divisi in tre gruppi e abbiamo visto cose diverse.Chi è andato a piedi fino all'Oceano e si è goduto la vista della spiaggia e le super ville che ci sono in quella zona: sono forse ancor più belle e grandi di quelle a Beverly Hills (!!).
Chi si è intrufolato nei locali più "fighetti" e si è goduto la presenza dell'ottima "fauna" femminile indigena: la gente qui è molto più aperta che da noi. Sei forestiero ma ti senti subito "in mezzo" agli altri. Direi che essere italiano, qui, ti da anche una mezza marcia in più!
Chi invece è andato a godersi Hollywood blv: qui, oltre a veddere la famosa piazza dove ci sono impronte e firme di tantissimi divi de cinema di uttti i tempi, trovi veramente la popolazione "vera" della notte a LA.
C'è di tutto: dal più regolare al più estroso: LA poi è famosa per essere la city gay-friendly n° 1 in USA.... quindi immaginatevi, anche per questo, che tipi di personaggi si possono incontrare, sia maschili che femminili!
Ma il massimo sono i gruppi che fanno bella mostra delle loro automobli "tunningate": ragazzi e ragazze, tutti neri, attorno alle loro auto posteggiate sul boulevard. Stereo a palla, tante luci e video negli interni dei mezzi. E poi i cerchi da 30 pollici (!!) nessuno di noi li aveva mai visti così grandi!





 La mattina successiva con le nostre HD abbiamo fatto ancora un tour ad Hollywood blv e visto la collina con la famosa scritta e poi via, verso la fine della famosa Route 66. Ormai è quasi tuta sostituita da highway o altre strade a grande scorrimento ma, oltre ad alcuni tratti in mezzo afli States, la sua fine sul molo di S. Monica è sempre presente e meta per tutti. Specie per i bikers!
E poi è un susseguirsi di curve e spiagge, passando anche per Venice Beach, fino a S. Barbara, dove abbiamo fatto tappa.








Oggi il trasferimnto fino a Monterey è stato all'insegna delle nuvole e del freddo! Ma chi l'ha detto che in California fa caldo?? I nostri programmi di bagni da fare al volo durante il viaggio sono svaniti alla velocità della luce: ci siamo dovuti mettere la maglia termica, altro che!!  :-( 

In compenso, viaggiando quasi sempre a ridosso della costa si possono vedere paesaggi veramente meravigliosi!! Qui è possibile in ogni periodo dell'anno avvistare le balene e foche senza troppi problemi. Noi per la verità ci siamo "accontentati" di condividere i nostri biscottini con dei simpaticissimi scoiattoli che vivono vicino al mare...






Alla sera cena sul molo di Monterey: a base di pesce naturalmente!! E dopo cena, sulla punta del molo, si possono sentire chiaramente le foche che si chiamano tra di loro...mentre dai da mangiare ai procioni che spuntano da sotto il molo!!!

Domani si parte per S. Francisco, ultima tappa del nostro viaggio. Consegneremo anche le moto... sigh !  :-)
Ma alla mattina, grazie alla dritta di una super taxista maritata con un calabrese (!) riusciamo a passare in un posto che, per molti di noi, vale 1000 punti!! Vi racconterò...